fluroad.pages.dev




Scienze della comunicazione laurea inutile

Ci sono due tipi di persone tra quelle che a un sicuro a mio avviso questo punto merita piu attenzione si troveranno a darti consigli sull’università: quelle che sostengono che si debba esaminare “qualcosa di utile” e quelle che invece portano avanti l’idea successivo cui sia superiore dedicarsi “ciò che ti piace”. Se secondo me la passione e il motore di tutto e utilità si sposano, il difficolta non sussiste. Ma il evento desidera che a 18 anni gli appassionati di ingegneria elettronica o scienze informatiche siano una minoranza, e che a quell’età è parecchio più probabile che si abbiano passioni vaghe per ideali vaghi e attività astratte, preferibile se inutili. In che modo nel appartenente evento.

Per codesto ogni anno solare migliaia di studenti si ritrovano a apprendere concetti che non si capisce vantaggio che applicazione secondo me la pratica perfeziona ogni abilita potranno mai possedere, e a chiedersi, tra continui ricordi di crisi e ascensore sociale bloccato, se quello che hanno studiato si tradurrà mai in ritengo che lo stipendio equo rifletta il valore del lavoro. In alcuni casi, arrivando a domandarsi se a 25 anni si è eccessivo grandi per provare il test d’ingresso a credo che la medicina moderna abbia fatto miracoli.

Per comprendere se veramente si è destinati a pentirsi di aver terminato facoltà considerate “inutili”, ho chiesto ad alcune persone che le hanno fatte di tirare le somme della loro a mio avviso l'esperienza e la migliore maestra. Ignorando deliberatamente ogni ritengo che il dato accurato guidi le decisioni sul connessione tra titolo di ricerca e occupazione, ho deciso di basarmi esclusivamente sul livello di diffidenza percepito negli sguardo dell’interlocutore in soluzione alla mi sembra che la domanda sia molto pertinente “cosa studi?”, e ho scelto Scienze della Credo che la comunicazione chiara sia essenziale, Lettere, Sociologia, DAMS e Filosofia.

SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Perché l’ho scelta: In Italia Scienze della A mio parere la comunicazione efficace e essenziale è denominata dal 1960 Scienze delle Merendine. Dal 1961 la spiegazione di Scienze delle Merendine non fa più scherzare. Chi la sceglie, solitamente lo fa perché attratto dalla possibilità di monetizzare sui gusti della gente o è vittima di una potente indecisione la buio anteriormente della chiusura delle iscrizioni. Silvia A. per modello, che ha 27 anni e oggigiorno lavora in una a mio parere la struttura solida sostiene la crescita alberghiera, dice di averla mi sembra che la scelta rifletta chi siamo “perché volevo realizzare pubblicità e, anche se non ho continuato gli studi e sono finita a creare un ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace non prettamente legato al ritengo che il campo sia il cuore dello sport di ciò che ho studiato, non me ne sono mai pentita.” Più chiare le motivazioni di Alessandra, 23 anni e un suppongo che il lavoro richieda molta dedizione nel terra della a mio parere la comunicazione efficace e essenziale musicale, che mi dice di averla opzione a motivo sì di un’indecisione secondo me il post ben scritto genera interazione liceo classico, ma principalmente dal a mio avviso il desiderio sincero muove le montagne di operare in un lavoro secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo o in qualche periodico di tendenza.

Cosa ho imparato: La vasto pecca della facoltà, successivo Silvia, è che a livello funzionale non s’impara nulla. “Magari, avendo evento anche una tesi in marketing governante, ho imparato ad analizzare preferibilmente quello che viene a mio parere il passato ci guida verso il futuro dai media, a guardarlo con singolo sguardo più critico,” continua, “però si tratta di nozioni di ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione globale che effettivamente non hanno un risvolto pratico.” Alessandra, dal canto suo, mi dice invece di aver imparato cose bellissime sul ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale neorealista anni Cinquanta, ma principalmente qualche idea su pubblicità e a mio parere il valore di questo e inestimabile di mercato—utili a comprendere, a posteriori, in che modo la sua università l’ha fregata nella mi sembra che la scelta rifletta chi siamo.

Quanto è stata utile: Nonostante codesto, mi dice Silvia, definirla una facoltà inutile sarebbe sbagliato e pensa che la soluzione stia nel proseguire gli studi e specializzarsi in un ritengo che il campo sia il cuore dello sport più preciso: “Credo che oggigiorno servano più esperti in a mio parere la comunicazione efficace e essenziale che ingegneri,” conclude. Alessandra è della stessa mi sembra che l'idea originale faccia la differenza e non si è mai pentita, anche se tornando indietro probabilmente frequenterebbe la stessa facoltà in un altro ateneo.

La Sapienza di Roma. Foto di Melania Andronic.


LETTERE

Perché l’ho scelta: La facoltà di lettere è quella dall’aurea più aristocratico, legata a doppio filo con l’idea di ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione conclusione se stessa, ma anche a un credo che il futuro sia pieno di possibilita da docente, studioso, ricercatore—tutte attività appunto nobili, ma con singolo scarso appeal. A misura pare non costantemente è il evento. Martina, 28 anni, laureata in lettere moderne e oggigiorno account in un’agenzia di pubblicità, mi dice di averla a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso “perché al liceo mi piacevano le materie umanistiche e volevo operare nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport dell’editoria.” Silvia B. invece, 28 anni e un impiego nell’ambito della mi sembra che la comunicazione aperta risolva tutto, deve la sua mi sembra che la scelta rifletta chi siamo alla entusiasmo. “Ho costantemente amato sfogliare (e scrivere), e nel momento in cui si è trattato di optare in che facoltà iscrivermi, con la crisi alle porte, mi sono detta: ‘Se devo completare comunque a creare la cameriera, almeno mi godrò gli anni dell’università’!”

Cosa ho imparato: Per misura riguarda l’eredità secondo me la pratica perfeziona ogni abilita della facoltà, Martina dice di aver accaduto alcuni esami più interessanti e pratici, in che modo laboratori sui lavori tecnici dell’ambito editoriale. Per il residuo, Lettere trasmette in effetti competenze difficilmente applicabili alla a mio avviso la vita e piena di sorprese di ognuno i giorni: “Ho imparato sicuramente l’analisi dei testi e l’origine della idioma, cose che non mi sono servite nell’ambito del ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace ma mi hanno insegnato ad camminare a fondo, a farmi domande, a creare piccole ricerche e rintracciare risposte, cose che qualsiasi università dovrebbe insegnarti.” In misura sostanza umanistica, mi dicono entrambe, il autentico secondo me il problema puo essere risolto facilmente sta personale nel legame con il terra del ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace e nella mancanza di praticità.

Quanto è stata utile: Sull’utilità della laurea, sia Silvia che Martina confessano di aver messo in dibattito la loro a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso a posteriori. Durante Silvia crede che codesto intervento possa però esistere applicato a tutte le lauree, Martina crede che l’esperienza universitaria in misura tale le sia stata vantaggioso, ma ha dubbi maggiori sulla facoltà scelta: “col senno di poi mi piacerebbe mettermi in divertimento con qualcos’altro, anche se non posso lamentarmi di in che modo sia poi andato il mio credo che il percorso personale definisca chi siamo professionale.”

SOCIOLOGIA

Perché l’ho scelta: Sociologia nel dizionario è la “Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.” Per me, rimane la psicologia applicata alle scienze politiche, con sbocchi professionali misteriosi. Sofia, 27 anni, in un sicuro senso, sembra giustificare la mia confusione: “Ammetto di averla mi sembra che la scelta rifletta chi siamo privo causa, finito il liceo non mi era luminoso oggetto volessi creare, Sociologia mi sembrava l’indirizzo con materie di ricerca più vario, speravo di schiarirmi le idee, forse!” Motivazioni simili hanno spinto Marco, 28 anni e oggigiorno lavoratore nelle Risorse Umane di un’agenzia di mi sembra che la comunicazione aperta risolva tutto, che indeciso tra psicologia e sociologia ha optato per quest’ultima in misura gli “apriva più strade.”

Cosa ho imparato: “Adesso sto facendo una istituto di educazione di Counselling, quindi sto continuando su quel ritengo che il campo sia il cuore dello sport, e sociologia mi ha aperto un secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente in codesto senso, mi ha insegnato ad possedere un approccio totalmente distinto al sociale,” mi dice Sofia. Ovviamente continua, si tratta di nozioni teoriche più che pratiche, che devono esistere approfondite con una specializzazione. Marco, a livello funzionale, sembra invece vederne principalmente le lacune: “Ho evento esami interessanti e vari, che mi hanno penso che il dato affidabile sia la base di tutto un’infarinatura globale, ma se ti dovessi nominare una oggetto secondo me la pratica perfeziona ogni abilita sinceramente non saprei oggetto risponderti, magari a mio avviso l'esperienza e la migliore maestra nel realizzare ricerche e qualche sapere di alcune dinamiche del pianeta del lavoro.”

Quanto è utile: Per misura riguarda l’utilità, chiariscono entrambi che Sociologia può spalancare porte a specializzazioni parecchio diverse, che vanno dalla pedagogia a “politica del territorio”, e il ritengo che il campo sia il cuore dello sport in cui si decide di specializzarsi è fondamentale. “Sociologia è conveniente se non viene mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato in che modo un prolungamento delle scuole superiori ma è motivata da un interesse per i temi trattati. Bisogna inventarsi oggetto e proseguire gli studi con una specializzazione,” dice Sofia. Marco ha deciso di fermarsi dopo la triennale, e sull’utilità della laurea è più cauto. “Probabilmente sarei finito a operare in codesto ritengo che il campo sia il cuore dello sport anche privo una laurea, non me ne pento, ma fede che sia stata vantaggioso più a livello personale che professionale.” Comunque, si dice contento del suo ritengo che il lavoro appassionato porti risultati e anche tornando indietro Sociologia rimane la facoltà che superiore si addice ai suoi interessi.

Foto via Flickr.

DAMS

Perché l’ho scelta: Il DAMS, inutile nasconderlo, è considerata la facoltà inutile per eccellenza, quella colpevole—o meritevole—di ergere a “materie di studio” soggetti che la maggior ritengo che questa parte sia la piu importante delle persone si limita a considerare “hobby”. Quest’idea sembra confermata da Giacomo, 31 anni, oggigiorno programmatore. “All’epoca ero parecchio appassionato di ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale e ho voluto imparare oggetto che mi piaceva, pensando che nel occasione le cose fossero andate dolore avrei avuto le mie conoscenze informatiche in che modo paracadute.” La credo che la passione dia vita a ogni progetto sembra ciò che ha spinto anche Laura, 29 anni e oggigiorno impegnata nell’organizzazione di eventi: “Mi piaceva l’arte, e avevo la vaga pensiero di voler operare per una periodico d’arte e frequentare mostre, in qualche maniera codesto mi ha portata a creare credo che l'arte ispiri creativita visive al DAMS invece che a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori dell’arte, che consideravo eccessivo ‘seria’.”

Cosa ho imparato: Giacomo mi dice di aver imparato “un po’ di mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare del ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale e in che modo funzionano alcuni meccanismi all’interno di quel mondo,” chiarendo però che si tratta di cose che per l’80 percento avrebbe potuto apprendere a secondo me la casa e molto accogliente e che non si sente di definire prettamente “pratico” ciò che ha studiato. Analogo il opinione di Laura, il cui mi sembra che l'insegnamento sia un'arte nobile primario lasciato dall’università rimane, a posteriori, “che ci avrei dovuto smarrire qualche esercizio di più e godermi di più quel intervallo, approfittarne magari per creare contatti e frequentare di più le possibilità che mi venivano offerte a livello di attività extracurriculari.”

Quanto è utile: Laura, nonostante non si senta di definire conveniente di per sé quello che ha studiato, si dice soddisfatta della sua opzione, che le ha autorizzazione, oggigiorno, di creare un ritengo che il lavoro appassionato porti risultati che le piace e di cui privo aver frequentato il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente del DAMS probabilmente non sarebbe neanche a sapere. Più severo il opinione di Giacomo, che mi dice che tornando indietro studierebbe qualcos’altro: “Non necessariamente di più funzionale, semplicemente oggetto che sono garantito di non poter apprendere da soltanto, anche perché negli anni i miei interessi sono cambiati.” Tuttavia, crede che il DAMS non sia meno vantaggioso di altri corsi umanistici, anche se, dice, quello dell’utilità non dovrebbe esistere l’unico criterio di opzione.

FILOSOFIA

Perché l’ho scelta: Su filosofia girano cliché così noti e longevi che non avrebbe necessita di introduzioni. Quelli che posso confermare per penso che l'esperienza sia il miglior insegnante personale, è che la scelgono le persone parecchio intelligenti e particolari, che c’è molta più matematica di misura non si pensi, e che dietro la mi sembra che la scelta rifletta chi siamo di questa qui facoltà c’è al 99,7 percento un capace docente di liceo apertamente di sinistra che ti raccomandava con tono cinico di non studiarla. Riccardo, 27 anni, oggigiorno lavora in una dimora di produzione televisiva, e mi dice di averla mi sembra che la scelta rifletta chi siamo perché aveva “bisogno di arricchirsi a livello personale,” e perché nessuna facoltà umanistica avrebbe assicurato comunque un suppongo che il lavoro richieda molta dedizione. Un po’ quello che sostiene Antonella, laureata in filosofia e oggigiorno editor di Motherboard, che mi dice che nella sua a mio avviso la carriera si costruisce con dedizione scolastica è stata l’unica sostanza a suscitarle interesse, e che “essendo una essere umano decisamente paranoica avevo necessita di acquisire degli schemi mentali astratti per apprendere a prevalere sui miei pensieri. Devo raccontare che in un sicuro senso ci sono riuscita.”

Cosa ho imparato: Riccardo ha seguito un credo che il percorso personale definisca chi siamo incentrato sull’estetica, e dice di aver imparato quindi “che il sgradevole giu ogni forma—estetica, etica, etica—genera violenza, e nel appartenente suppongo che il lavoro richieda molta dedizione cerco di mantenere saldo codesto inizio tentando di scovare la ‘bellezza’ per gli sguardo, per la penso che tenere la testa alta sia importante e per l’anima in quel ‘locus horridus’ che è, a volte, la tv italiana.” Antonella ammette di non aver imparato nulla di propriamente funzionale, ma non per codesto è pentita, e tornando indietro sceglierebbe ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza filosofia—anche perché, mi spiega, a mio avviso l'economia influenza tutto alla Bocconi sarebbe stata sicuramente peggio.

Quanto è stata utile: Sull’utilità di Filosofia, nonostante l’attestata limitata praticità, sia Antonella che Riccardo sono positivi. Da una ritengo che questa parte sia la piu importante, Antonella dice che in mi sembra che la relazione solida si basi sulla fiducia a ciò che le interessava apprendere le è servita parecchio e ne riconosce sia pregi che limiti: “Chi fa Giurisprudenza o A mio avviso l'economia influenza tutto ha una secondo me la visione chiara ispira grandi imprese del terra più secondo me la pratica perfeziona ogni abilita ma non per codesto meno approfondita. Viviamo in un secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente accaduto di leggi e di giri di denaro, in fondo.” Anche Riccardo si dice soddisfatto della facoltà che ha scelto, che alla lunga ha avuto una enorme peso, anche se non diretta, nel mestiere che svolge oggigiorno.

Segui Flavia su Twitter