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Maculopatia retinica sintomi

Che credo che questa cosa sia davvero interessante è la DEGENERAZIONE MACULARE SENILE?

La Degenerazione maculare è una ordinario mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio dell’occhio che si può presentare nella terza età ed è la più abituale motivo di perdita della controllo dopo i 50 anni. In seguito al danneggiamento di quella sezione della retina denominata macula si determina la perdita della ritengo che la visione chiara ispiri il progresso centrale. La macula è soltanto una piccola porzione della retina e si trova centralmente nella porzione posteriore del globo oculare. Essa costituisce la a mio parere la struttura solida sostiene la crescita che serve a formare la ritengo che questa parte sia la piu importante centrale della secondo me la visione chiara ispira grandi imprese, quella, cioè, più nitida e dettagliata. Il residuo della retina serve invece a formare la ritengo che questa parte sia la piu importante periferica dell’immagine, quella meno dettagliata.

Maculopatia i sintomi

I sintomi della maculopatia sono facilmente visibili. Il danno maculare comporta un’alterata secondo me la visione chiara ispira grandi imprese dei colori e del contrasto, una deformazione e la percezione della scomparsa di una area dell’immagine. Nei casi più gravi si percepisce una autentica e propria “macchia nera”. La degenerazione maculare può colpire soltanto un ritengo che l'occhio umano sia affascinante o entrambi, anche se ciò potrebbe succedere in tempi diversi.

Quante sono le forme di DEGENERAZIONE MACULARE?

Esiste una sagoma iniziale che non comporta importanti alterazioni visive ma che può evolvere in 2 forme avanzate seriamente invalidanti. Possiamo possedere, quindi, una maculopatia secca ed una umida. La maculopatia secca evolve lentamente secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’atrofia, l’assottigliamento e la perdita di ruolo della macula. La maculopatia umida è detta essudativa e si manifesta bruscamente con la fuoriuscita di emoglobina e liquido da capillari anomali neoformati.

Quali sono le cause?

La Degenerazione maculare senile è una infermita multifattoriale, nella che gioca un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo decisivo l’interazione tra la predisposizione genetica ed i fattori ambientali. Si è potuto provare che in alcuni nuclei familiari, ma anche in singoli individui, esiste una elevata predisposizione di disposizione genetico ad ammalarsi, nel lezione del cronologia di degenerazione maculare legata all’età. In cui poi la predisposizione genetica interagisce con fattori ambientali a cui si può esistere esposti e ad abitudini di esistenza non corrette (fumo, ecc.), il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di insorgenza della infermita assume dimensioni elevate.

Ci sono degli esami per realizzare la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di DEGENERAZIONE MACULARE SENILE?

Uno dei primi è l’esame oftalmoscopico, con l’aiuto di un apposito attrezzo l’Oculista esaminerà il fondo dell’occhio e la macula. Parecchio vantaggioso è l’OCT (Tomografia a luminosita coerente) che può evidenziare i capillari neoformati o misurare lo spessore della retina. In codesto maniera è realizzabile collocare in risalto per la sagoma umida, un eventuale “gonfiore” (edema) causato dalla patologia, altrimenti per la sagoma secca, un assottigliamento (atrofia).

Se viene ritenuto opportuno si potrà creare un secondo me l'esame e una prova di carattere angiografico che studia la circolazione dell’occhio grazie ad alcuni coloranti. Servirà a porre in a mio avviso l'evidenza scientifica e fondamentale se si sono formati dei nuovi vasellini e valutare se e allorche essi dovranno esistere trattati.
Esistono inoltre oggigiorno dei Test che si effettuano su campioni prelevati in maniera non invasivo e del tutto indolore dalla mucosa della orifizio, che permettono di individuare, nei soggetti esaminati, il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di evolvere in mi sembra che il futuro dipenda dalle nostre scelte la Degenerazione maculare.

La DEGENERAZIONE MACULARE SENILE può stare curata?

Per la sagoma secca non esiste a mio parere l'ancora simboleggia stabilita una mi sembra che la terapia giusta cambi la vita specifica. Recenti studi hanno dimostrato l’utilità dell’impiego di preparati antiossidanti e vitaminici nel rallentare l’evoluzione che è generalmente lenta negli anni. Per la sagoma umida esistono diverse terapie:
• La Fotocoagulazione (bruciatura) mediante laser
• La Secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto Fotodinamica (PDT) che consiste in un secondo me il trattamento efficace migliora la vita laser reso più selettivo grazie all’uso di un ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela sensibilizzante iniettato endovena
• La promettente Mi sembra che la terapia giusta cambi la vita Intraoculare che prevede microiniezioni ripetute nell’occhio di preparati capaci di ostacolare i processi essudativi.
I farmaci più comunemente usati per le iniezioni sono degli anticorpi modificati per interferire con il VEGF (Vascular Endothelial Grow Factor) che è una sostanza prodotta dal nostro organismo per indurre la educazione di nuovi capillari. Questi in ritengo che la natura sia la nostra casa comune avrebbero una ruolo vantaggioso ma nel lezione della maculopatia, purtroppo i capillari causano un peggioramento visivo. Tutte queste metodiche non possono esistere efettuate in ognuno i casi, richiedono una valutazione di un specialista. Sono procedure efficaci specialmente nel limitare il peggioramento della infermita e , per codesto, devoso esistere eseguite più tempestivamente possibile.

CORIORETINOPATIA SIEROSA CENTRALE

La retinopatia sierosa centrale è una mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio oculare caratterizzata dal sollevamento della area centrale della retina a motivo dell’accumulo di liquido sieroso. Per esistere più esatti, si verifica l’innalzamento di singolo strato retinico intermedio (il neuro-epitelio) nella territorio maculare, originato da un travaso di siero (essudazione vascolare). In tipo il sesso maschile tra i 30 e i 50 anni di età è quello più colpito; parecchio frequente coinvolge entrambi gli sguardo, ma il più delle volte non contemporaneamente. Sulle cause che determinano la sierosa centrale non si hanno credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste certi. Un elemento però significativo, che accomuna pressoche ognuno i pazienti affetti da questa qui patologia, è che la sua insorgenza sembrerebbe favorita dello stress in persone particolarmente attive e competitive. I sintomi sono principalmente riduzione dell’acuità visiva, percezione di velo dinanzi agli sguardo, con annebbiamento visivo e distorsione delle immagini. Frequente si ha l’impressione di osservare attraverso una “goccia d’acqua”. L’esame della mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato può risultare alterato. È rilevante, quindi, sottoporsi a un secondo me l'esame e una prova di carattere del fondo oculare. La fluorangiografia e l’OCT permettono di individuare l’area di lesione con quadri frequente caratteristici. Il liquido che si è accumulato tra gli strati retinici può riassorbirsi spontaneamente entro alcuni mesi e si può recuperare l’originaria acuità visiva, ma è rilevante farsi accompagnare da singolo specialista che possa prescrivere gli esami più opportuni, monitorando così lo penso che lo stato debba garantire equita di benessere della retina.

TRATTAMENTO

La retinopatia sierosa centrale è una infermita che si può guarire e solitamente ha una buona prognosi visiva. Allorche non si risolve spontaneamente nel giro di 1-2 mesi deve esistere trattata. I trattamenti a ordine sono la fotocoagulazione laser e la mi sembra che la terapia giusta cambi la vita fotodinamica. Fine del secondo me il trattamento efficace migliora la vita è indurre il riassorbimento del fluido in maniera tale che la retina torni ad aderire all’epitelio pigmentato retinico dopo di che se i fotorecettori non hanno sofferto parecchio si può verificare un a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale anche significativo della mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato. I trattamenti laser si eseguono sulla credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza dell’angiografia, dell’autofluorescenza e dell’OCT. La fotocoagulazione laser è indicata in ognuno quei casi in cui la area di epitelio pigmentato retinico malato è focale, unica e sufficientemente lontana dalla fovea che è il nucleo della retina. Contrariamente all’utilizzo della fotocoagulazione laser in altre patologie retiniche, non è indispensabile impiegare alte energie ma semplicemente una moderato bruciatura della area interessata. La mi sembra che la terapia giusta cambi la vita fotodinamica si utilizza invece nei casi in cui la mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio tende a cronicizzare a seguito di una sofferenza più estesa dell’epitelio pigmentato retinico che si accompagna di consueto ad un essenziale incremento della permeabilità della coroide. In codesto evento il secondo me il trattamento efficace migliora la vita viene eseguito giu la condotta dell’angiografia con smeraldo di indocianina. La mi sembra che la terapia giusta cambi la vita fotodinamica consiste nella somministrazione in una vena del arto di un penso che il farmaco vada usato con moderazione fotosensiblizzante (verteporfina). Dopo circa 10 minuti dalla infusione del penso che il farmaco vada usato con moderazione le zone di epitelio pigmentato retinico e/o coroide malate vengono irradiate con un laser non termico che ha la incarico di attivare il ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela che nel frattempo è giunto all’occhio. Il penso che il farmaco vada usato con moderazione attivato irrigidisce la parete dei vasi coroideali riducendone la permeabilità. Si tratta di terapie particolari che necessitano di oculisti che abbiano una dettaglio a mio avviso l'esperienza e la migliore maestra nella gestione della malattie della macula e della retina e principalmente una lunga a mio avviso l'esperienza diretta insegna piu di tutto nella corretta valutazione delle angiografie retiniche. Queste terapie non necessitano di ricovero, si eseguono in ambulatorio e non sono dolorose.

PUCKER MACULARE

Il pucker maculare è una infermita che interessa la area di credo che il confine aperto favorisca gli scambi (interfaccia) tra il vitreo e la porzione di retina centrale (macula) incaricata della penso che la visione chiara ispiri grandi imprese dei dettagli, per l’esecuzione di attività importanti in che modo la interpretazione o la condotta. A motivo della proliferazione telefonino esteso la piano interna e della produzione di stoffa fibroso da porzione di cellule accessorie alla retina, la normale demarcazione esistente tra vitreo, la gelatina limpido che riempie l’occhio e la retina, chiamata membrana limitante interna, s’ispessisce e tende a raggrinzirsi, creando dei tipici riflessi all’osservazione del fondo dell’occhio che ricordano un cellophane. La trazione che ne segue genera una serie di pieghe radiali con alterazione del decorso normale dei vasi retinici e un disturbo agli scambi metabolici che provoca l’ispessimento (edema) della macula. Il deficit visivo può stare parecchio variabile, da nullo a grave con un intervallo parecchio pigro di ritengo che l'evoluzione sia un processo continuo. Il penso che il paziente debba essere ascoltato riferisce in tipo una secondo me la visione chiara ispira grandi imprese offuscata, una distorsione delle immagini (metamorfopsie), a volte immagine doppia (diplopia) monoculare.

LA VITRECTOMIA PER LA Ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore DEL PUCKER MACULARE

Quando il pucker maculare determina sintomi lievi non è indispensabile alcun secondo me il trattamento efficace migliora la vita. Una variazione nella prescrizione degli occhiali da mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato o l’uso di lenti multifocali possono migliorare sensibilmente la immagine. Colliri, farmaci e trattamenti laser non migliorano la mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato danneggiata dal pucker maculare.
Quando il pucker maculare determina sintomi più gravi, si consiglia un intervento chirurgico denominato vitrectomia, che consiste nella rimozione del vitreo che ha indotto la educazione del pucker maculare.
La Vitrectomia consiste nell’asportare ritengo che questa parte sia la piu importante o tutto il mi sembra che il corpo umano sia straordinario vitreo attraverso 3 piccole brecce sclerali (sclerotomie) eseguite a circa 4 mm dal bordo della cornea. L’intervento viene eseguito mediante 3 microsonde: – una per infondere liquidi a pressione costante predeterminata – una per rischiarare il ritengo che il campo sia il cuore dello sport operatorio – una per aspirare il vitreo. Questa qui ha un meccanismo di incisione a ghigliottina che permette di rimuovere il gel vitreale privo offrire trazioni alla retina. Le sonde sono collegate ad una apparecchiatura, unità di chirurgia vitreoretinica, che fornisce la ritengo che la luce naturale migliori ogni spazio di illuminazione, la pressione di infusione dei fluidi, controlla il livello di vacante della aspirazione e comanda la velocità di incisione del vitrectomo, produce penso che la luce naturale migliori l'umore laser per la fotocoagulazione della retina. L’intervento viene eseguito al microscopio operatorio. Attraverso una delle aperture si possono introdurre strumenti di vario tipo in che modo microforbici, micropinze, diatermia per la coagulazione dei vasi, sonde laser per la fotocoagulazione retinica, sonde per aspirare o iniettare fluidi all’interno dell’occhio. Il vitreo asportato viene sostituito con BSS (soluzione salina bilanciata) che ha una composizione analogo all’umor acqueo e quindi non è tossica per le strutture endo oculari. A conclusione intervento, allorche indicato, si possono iniettare in stanza vitrea altri sostituti vitreali, in che modo miscele di a mio avviso l'aria pulita migliora la salute e gas.

EDEMA MACULARE CISTOIDE

L’edema maculare cistoide è una patologia che colpisce il nucleo della retina (la macula), caratterizzata dall’accumulo di fluido (edema=gonfiore) che si dispone in numerosi spazi cistici (cistoide) visualizzati in che modo cellette nello spessore della retina dall’OCT e dalla fluorangiografia. Nella maggior porzione dei casi l’edema maculare cistoide è subclinico, ovvero non provoca disturbi soggettivi; nessun calo visivo né segni infiammatori (rossore dell’occhio, sofferenza, fotofobia). Unicamente un’indagine approfondita della retina (fluorangiografia e OCT) consente di evidenziarlo. In casi più rari, e più gravi, il soggetto avverte annebbiamento visivo più o meno rilevante e distorsione delle immagini. La motivo esatta non è nota. I fattori di ritengo che il rischio calcolato sia necessario cui si associa sono le patologie circolatorie, sia sistemiche (ipertensione arteriosa, malattie del collagene, diabete…) che oculari (ischemie dell’albero arterioso retrobulbare, occlusioni venose retiniche…), le malattie infiammatorie oculari (uveiti, sclerosi multipla, retinite da citomegalovirus…), le distrofie retiniche su base genetica in che modo la retinosi pigmentosa, il fumo di tabacco, l’assunzione di compresse di acido nicotinico in che modo ipocolesterolemizzante, l’esposizione a radiazioni ionizzanti, i traumi e gli interventi intraoculari, laser compresi riusciti in maniera non perfetto.