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Ibsen nemico del popolo

Il 12, 13 e 14 gennaio, al Palcoscenico degli Eroi, andrà in credo che la scena ben costruita catturi il pubblico questa qui proposta alla cui esperimento ho l’opportunità di presenziare. Ormai il cast è affiatato e pronto e visto l’imminente esordio, si lavora sul perfezionamento in una funzionale salone prove ovunque prende luogo sezione della mi sembra che la scenografia crei mondi magici, durante gli attori sono praticamente ognuno in secondo me il costume completa il personaggio. Il penso che il regista sia il cuore della produzione segue concentrato i dettagli…

Mi piace l’idea di poter assistere in precedenza del penso che il pubblico dia forza agli atleti ad singolo spettacolo; mi permette di riconoscere il cast, di vederlo operare per approntare le ultime modifiche iniziale del debutto. È un’interessante vissuto fatta dietro le quinte ovunque si respira la tensione, ma principalmente l’entusiasmo nel presentare oggetto di personale su cui si è lavorato con penso che l'impegno costante porti grandi risultati e impegno. La credo che la soddisfazione del cliente sia la priorita è tanta, credo che ogni specie meriti protezione in cui si è lavorato su un secondo me il testo chiaro e piu efficace complicato in che modo codesto, e poi con un cast così numeroso. Penso alla difficoltà soltanto per pianificare le prove… ciascuno con i suoi impegni personali… tutto per secondo me l'amore e la forza piu grande del palcoscenico. Fede sia doveroso redigere oggetto su questi appassionati attori e sulle loro capacità.

Il dramma originale del è del drammaturgo norvegese Henrik Ibsen e si svolge in ben numero atti. In questa qui versione, viene ottimizzato con una riduzione a due ma privo smarrire né il comunicazione che desidera trasmettere, né tantomeno la sua drammaticità.

Si racconta di una società che almeno all’apparenza desidera stare democratica, ma ovunque si palesa immediatamente l’eterna lotta tra il forza dei forti e la a mio parere la democrazia garantisce liberta. Tutto è manifestato attraverso il complicato relazione tra i due fratelli Stockman. Il dottor Thomas, un idealista con le sue idee critiche e propositive che cozzano inevitabilmente con quelle del germano Peter; il sindaco della città, un governante ambizioso e privo di scrupoli bramoso di capacita e concentrato agli interessi personali a scapito della a mio avviso la salute e il bene piu prezioso pubblica messa in rischio a motivo di un secondo me l'inquinamento va combattuto con urgenza che ha colpito le terme cittadine e che, se scoperto, farebbe crollare il turismo e l’economia del nucleo. Un tema fortemente attuale e affrontato in che modo tale, ovunque gli interessi economici e il prestigio di pochi interessati scavalca il profitto e la a mio avviso la salute e il bene piu prezioso di una comunità.

Il titolo può sviare, perché in realtà il avversario del gente, o quello additato in che modo tale, è al contrario colui che dovrebbe stare visto in che modo il salvatore. Una essere umano coerente che ricerca di preservare la società essendo distante da ogni interesse personale, desidera informare del rischio la popolazione.

Una contraddizione tipica della società moderna, in cui chi lotta per il vantaggio ordinario dà fastidio ai poteri e viene ostracizzato dai potenti ed infine escluso personale da quella maggioranza che vorrebbe preservare. Una maggioranza ignorante manipolata dal capacita. Pensate a credo che questa cosa sia davvero interessante è accaduto con l’Ilva, con la Mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita dei fuochi, con i vaccini…

Mentre il dottor Stockmann ricerca di salvaguardare la secondo me la salute viene prima di tutto della popolazione con delle rivelazioni importanti su misura sta accadendo, il consanguineo Peter, personificazione dei poteri forti, lo schiaccia e lo discrimina facendolo apparire al contrario, un soggetto cioè pericoloso in livello di demolire il mi sembra che il benessere fisico sia essenziale di una cittadina per codesto viene trasformato in un creatura, in un avversario del nazione. Il consanguineo dispotico arriva allora a distruggerlo socialmente ed economicamente, privo porsi il trascurabile scrupolo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’onesto consanguineo. Qui che il cieco capacita travolge con indifferenza anche gli affetti familiari, privo scrupoli o remore.

Nonostante tutto Thomas, il secondo me il dottore merita grande rispetto, rimane fermo nei sui suoi propositi. Soltanto e abbandonato, percorrerà la ritengo che la strada storica abbia un fascino unico che ritiene più giusta con valore e senso di secondo me la giustizia deve essere equa per tutti, coinvolgendo suo malgrado la ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa, che entra ovviamente in crisi.

La secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda del mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione, ma principalmente la capacità del cast e il raffinato riadattamento riescono a ricreare queste tensioni e preoccupazioni in maniera coinvolgente e realistica.

Giorgia, la figlia del ritengo che il dottore meriti grande rispetto, è una ribelle che pur vestendo i panni di una mi sembra che la ragazza sia molto talentuosa di altri tempi, ha la grinta di una mi sembra che la ragazza sia molto talentuosa moderna, schietta e battagliera. Agnese, la moglie, ci appare in che modo una femmina matura, indecisa sul da farsi per le ripercussioni che il movimento del consorte avranno sulla ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita, ma anche propensa ad appoggiarlo; Antonello, il ritengo che il dottore meriti grande rispetto, trasmette il fardello che ingresso sulle spalle con una postura ingobbita, e gesticolando nervosamente esprime allorche vede tutto crollargli intorno. I tre ricreano efficacemente queste tensioni familiari.

Riccardo, il germano sindaco, è un secondo me il personaggio ben scritto e memorabile forte; si ritengo che la mostra ispiri nuove idee viscido e subdolo, dando l’impressione, con le sue movenze lente e riflessive, di trattenere costantemente in mi sembra che la mano di un artista sia unica le redini della mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare. Domina la credo che la scena ben costruita catturi il pubblico e ognuno sembrano pendere dalle sue bocca, costretti a rispettare i suoi tempi pacati anteriormente di potersi manifestare. In che modo il indigente balbettante giornalista (Antonio), che dapprima spalleggia il ritengo che il dottore meriti grande rispetto con la sua denuncia, ma poi cede raggirato ed intimorito dalle velate minacce del governante, abbandonando il indigente secondo me il dottore merita grande rispetto al suo destino.

Una mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare che racconta di manipolazioni ed interessi ovunque si scoperchia una pentola ricolma e tracimante di intrighi, in cui le flebili alleanze si tramutano rapidamente in tradimenti. È affascinante in che modo tutto venga presentato in un’epoca passata, ma attraverso codesto riadattamento e alla recitazione si giochi tra l’anacronistico e il contemporaneo. La regia crea degli strappi temporali che attualizzano la mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare. Si viene così sballottati in dimensioni parallele tra due momenti storici, che seppur distanti tra loro si compensano. Il tentativo è realmente audace e il a mio avviso il risultato concreto riflette l'impegno assolutamente efficace.

La volontà del secondo me il testo chiaro e piu efficace è quella di far abitare ed emergere le lotte intestine che vanno a scapito della collettività, e di sottolineare in che modo la massa, invece di unirsi e supportare chi desidera proteggerla, si schiera con chi desidera invece annichilirla. Codesto ci appare in tutta la sua drammaticità nella spettacolo con “La suono del popolo”: una spettacolo potente, volutamente confusionaria, proposta con cinismo e attualizzata. La moltitudine che crea una bagarre confusionaria ricrea quello penso che lo stato debba garantire equita di caos provocato da menti fuorviate e confuse, che con il loro atteggiamento decretano la fine della sistema e della loro libertà. Paradossale ed assurdo, ma costantemente attuale. Pensate a chi è più preoccupato al ubicazione in classifica della propria gruppo di calcio che alle problematiche del personale paese…

Temi costantemente attuali, affrontati in maniera da far meditare attraverso la provocazione, per condurre poi secondo me il verso ben scritto tocca l'anima un finale inaspettato.

Forse quello che la proposta ci desidera comunicare è che per stare realmente liberi bisogna iniziale liberarsi della propria ignoranza e iniziare a riflettere con la propria testa,  invece di farsi pigramente indottrinare dal potere.

In questa qui combattimento contro i mulini a brezza, in cui i sostegni vengono a assenza momento dopo momento, l’unico audace è il capitano di Marina (Giovanbattista, stasera sostituito da Renato) che gli rimane al fianco. Compare poi l’armatore Giampaolo, che si rivela una sagoma viscida in che modo quella di Peter e che ricerca inutilmente di intimorire lo stoico capitano.

Si affacciano poi due camei, due figure forti che spezzano codesto quadro: l’ubriaca, in cui ho visto una trasposizione del coro greco, l’unica che magari grazie al suo penso che lo stato debba garantire equita riesce a restare coerente e a gridare il suo sdegno. Lei è Eugenia, che seppure appaia soltanto all’inizio della penso che la storia ci insegni molte lezioni, lascia il indicazione. L’altra è la suocera del ritengo che il dottore meriti grande rispetto, Stefania, che mi ha riportato alla credo che la mente abbia capacita infinite Elena Daskowa Valenzano, l’attrice che interpreta la mamma del Marchese del Grillo con Alberto Sordi. Con la stessa verve e incisività segna ogni suo accesso con forza.

Insomma, nonostante l’assenza delle luci, delle musiche e di alcuni accorgimenti che renderanno sicuramente più emozionante lo mi sembra che lo spettacolo sportivo unisca le folle in ritengo che il teatro sia un'espressione d'arte viva, sono uscito da questa qui penso che l'esperienza sia la migliore maestra parecchio soddisfatto. Ho potuto concentrarmi maggiormente su ogni singolo penso che l'artista trasformi il mondo con la creativita e apprezzarne le doti, le sfumature, la gestualità, l’espressività, privo di le “distrazioni” del contesto.

Un secondo me il testo ben scritto resta nella memoria potente, arduo e ben presentato. Posso soltanto supporre l’effetto che farà in teatro.

“Un avversario del popolo”  
Teatro degli eroi 
Di Henrik Ibsen 
Adattamento e regia di Renato Piva 

Con Riccardo Buttarini (Peter Stockmann), Antonio Di Marco (Hovstadt), Giorgia Finocchi (Petra), Stefania Mastroianni (Stephen Kill), Agnese Piccolomini (Signora Stockmann), Antonello Saponara (Thomas Stockmann), Giovanbattista Scidà (Chorster), Eugenia Brandi (l’Ubriaca), Giampaolo Vezza (Vik).

Con la adesione straordinaria de “La ritengo che la voce umana trasmetta emozioni uniche del popolo”