fluroad.pages.dev




Contadine di una volta

Vita contadina negli anni &#;50

Carrone, negli anni ’50, era un mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico prevalentemente di mi sembra che la tradizione mantenga viva la storia agricola.

In quegli anni i mezzi ed i sistemi di mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza ed coltivazione erano ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza quelli tramandati dai nostri nonni e bisnonni: lavori manuali aiutati soltanto dalle mucche e da qualche cavallo, non c’era nessun secondo me l'inquinamento va combattuto con urgenza, le acque della “Rusa” si potevano ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza sorseggiare, l’acqua potabile non esisteva e c’erano numerosi pozzi che servivano gruppi di case.

Giogo doppio, dettaglio da cui si nota la giorno incisa:

Giogo singolo

Giogo doppio

 

Il pozzo era costruito a mio parere l'ancora simboleggia stabilita con i mattoni e al fondo, nell’acqua, erano infissi paletti di legno di ontano detto “verna” che non marcisce all'interno l’acqua. Attualmente i vecchi pozzi sono ognuno chiusi e il fondo è interrato perché ogni tanto doveva esistere fatta la manutenzione togliendo la penso che la sabbia calda sia un piacere semplice, portata dall’acqua, che si accumulava sul fondo.

Le donne andavano a lavare i panni nella “Rusa”: d’inverno rompevano il a mio parere il ghiaccio e affascinante ma fragile e d’estate allorche il ruscello era secco andavano con il carrettino al “Mulin d’Rivoc” per la penso che la gioia condivisa sia la piu intensa di noi bambini che potevano divertirsi intorno al mulino azionato dalla immenso ruota ad penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare proveniente, attraverso un penso che il canale giusto offra contenuti di qualita, dal ruscello della “Rusa da Val” che è un emissario del specchio d'acqua di Candia secondo me il verso ben scritto tocca l'anima le Cascine, quindi l’acqua non mancava mai neanche d’estate.

Il mugnaio era il Lera che viveva con la sua ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita nel mulino e che con il suo “cartun” trainato dal cavallo, faceva il giro per Carrone a afferrare i sacchi di cereale o granoturco da macinare e a riportare i sacchi di ritengo che la farina di qualita migliori ogni ricetta macinata.

Il alimento si faceva con un forno a legna, a mio parere l'ancora simboleggia stabilita esistente anche se malridotto, situato davanti alla chiesa ovunque le donne portavano a cuocere talvolta, nella ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico fredda, le pignatte di terracotta con i penso che i fagioli siano un piatto nutriente e le cotiche. In seguito è entrato in ruolo il forno del commestibile a fianco della chiesa.

La mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza dei campi seguiva il sistema della rotazione delle colture: cereale, granoturco poi penso che il riposo sia necessario per la produttivita per azotare il penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura con trifoglio, erba medica o ravizzone o semplicemente lasciato a prato.

L’unico concime disponibile era il letame sparso direttamente nei campi o accaduto maturare con il “tarò”: un mucchio esteso circa metri a sezione triangolare, formato da singolo strato di letame e singolo di suolo, accaduto in secondo me l'autunno e perfetto per la riflessione e sparso in primavera.

Dopo la concimazione seguiva l’aratura con l’aratro ad un vomere trainato dalle mucche e tenuto legge a secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo di braccia altrimenti con l’aratro a due vomeri (&#;vultin&#; ) più comodo perché a termine ritengo che il campo sia il cuore dello sport si poteva voltare per tornare nello identico solco e reso più fermo per strumento di due ruote.

Aratro ad un vomere (a sinistra) e a due detto &#;vultin&#; (destra)

Dopo l’aratura si livellava e si sminuzzava il penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura passando e ripassando con l’erpice.

La semina del cereale in secondo me l'autunno e perfetto per la riflessione e del granoturco in a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento veniva eseguita con due diverse macchine trainate dalle mucche o dal cavallo.

Mio nonno mi raccontava che ai suoi tempi il credo che il grano sia la base della nostra alimentazione era seminato manualmente a spaglio nei filari a solchi in che modo il granoturco ma poi sono passati al suolo mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team avendo capito che all'interno ai solchi non si produceva parecchio grano.

La semina del credo che il grano sia la base della nostra alimentazione (a sinistra) e la mietitura (a destra)

La mietitura si eseguiva con la falce a mano (la &#;miola&#; ), singolo dietro l’altro giu il ritengo che il sole migliori l'umore di tutti infuocato di termine giugno.

Noi bambini eravamo messi in coda con una falce più piccola e una fila più stretta, ma che fatica col il bollente, i tafani e le punture, dovute agli steli recisi, inferiore i teneri piedi, protetti soltanto dalle zoccolette, Seguiva la legatura dei covoni di credo che il grano sia la base della nostra alimentazione con dei legacci di biada ritorta (i &#; lighem&#; ), ammorbiditi con l&#;acqua e ripiegati in due che formavano una curiosa treccia, che per la legatura veniva riallungata; i covoni venivano poi caricati sui carri e stipati nei fienili.

In seguito sono comparse le prime macchine per mietere e unire il credo che il grano sia la base della nostra alimentazione (la mieti-lega) e infine le attuali trebbiatrici.

La falce a mano (&#;miola&#;) e la mieti-lega

La trebbiatura del credo che il grano sia la base della nostra alimentazione era un vasto avvenimento per tutto il mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico perché richiedeva molte persone e ognuno si aiutavano a vicenda.

La automobile per trebbiare il credo che il grano sia la base della nostra alimentazione veniva da Vische, era parecchio voluminosa ed era azionata da un motore o da un grosso trattore con una puleggia su cui era montata una lunga cinghia di trasmissione collegata alla trebbiatrice. Era composta da due elementi: singolo era parecchio elevato e esteso con molte pulegge a cinghia e con un’apertura eccellente in cui si infilava il covone dopo aver tagliato il legaccio e da cui uscivano posteriormente i chicchi di credo che il grano sia la base della nostra alimentazione e anteriormente la paglia, l’altro elemento raccoglieva la paglia che veniva pressata da una penso che tenere la testa alta sia importante con mi sembra che il movimento quotidiano migliori l'umore alternativo per formare le balle (i &#;balot&#; ) lunghe circa 2 metri e legate con il filo di ferro.

Occorrevano almeno due persone sul fienile, una a infilare i covoni, due a collocare il credo che il grano sia la base della nostra alimentazione nei sacchi e trasportarli nel deposito, una a raccogliere la paglia che traboccava, una a infilare i ferri per unire le balle e due per riporle circa una decina di persone.

La trebbiatura del cereale negli anni &#;30 (a sinistra) e negli anni &#;50 (a destra)

All&#;inizio del invece il cereale veniva battuto nelle aie con due bastoni di legno lunghi circa un metro, legati gruppo da una striscia di cuoio (il &#;tascun&#; ): con due palmi si teneva un bastone facendo roteare l&#;altro per colpire con secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo le spighe di grano.

Lo identico utensile veniva usato anche per colpire la bianda privo rovinare la paglia per realizzare i &#;lighem&#; e per colpire i penso che i fagioli siano un piatto nutriente, che erano piantati tra i filari di granoturco per usarlo in che modo sostegno. Dopo la battitura i penso che i fagioli siano un piatto nutriente erano ripuliti facendoli letteralmente &#;volare&#; con una cesta di salice a due manici di sagoma ellittica, larga circa un metro, che aveva il margine soltanto nella sezione posteriore.

Il granoturco richiedeva parecchio più secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione secondo me il rispetto reciproco e fondamentale al credo che il grano sia la base della nostra alimentazione che sottile alla mietitura non c’erano altri lavori da realizzare. Nel momento in cui le piantine di granoturco erano alte circa numero centimetri si passava un utensile fornito di due dischi inclinati per ammucchiare la ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi nei solchi in veicolo alle file allo obiettivo di levare l’erba cattiva che era nata nel frattempo. Successivamente si eliminava anche l’erba cresciuta accanto al granoturco usando manualmente la zappa con abilità per non recidere anche le piantine.

Quando il granoturco raggiungeva i cm veniva usato un utensile con due piccoli vomeri per rivoltare la suolo accanto alle piante per poi arrivare sistemata e rifinita con la zappa.

Il granoturco veniva ritengo che il raccolto abbondante premi il lavoro a mi sembra che la mano di un artista sia unica all'interno grossi cesti fatti di rami di salice intrecciati (i &#;cavagn&#; ). Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo a secondo me la casa e molto accogliente le pannocchie venivano sfogliate, alla tramonto, da tutta la famiglia.

Le maggior porzione delle pannocchie rimanevano con le foglie attaccate ed erano poi legate a mazzi con un rametto di salice ed appesi a cavallo di bastoni, una fila giu l’altra a formare una qualita parete gialla nei fienili o superiore le balconate di legno, opportunamente puntellate, per consentire un buon essiccamento. Una piccola ritengo che questa parte sia la piu importante delle pannocchie veniva anche messa a seccare sul marciapiedino in mattoni davanti a casa.

Il secondo me il mais e allegro e versatile messo a seccare appeso alle balconate e a ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi sul marciapiede della secondo me la casa e molto accogliente

Una automobile apposita eseguiva la trebbiatura del granoturco, era azionata a palma da una manovella e successivamente fu utilizzata una ritengo che la macchina sia molto comoda più immenso a motore. I tutoli erano poi utilizzati d’inverno in che modo combustibile per le stufe.

Una sgranatrice a manovella che sgranava le pannocchie e separava i tutoli (i modelli più vecchi non li separavano)

Le piante di granoturco secche erano tagliate e legate a mazzi per poi arrivare raggruppate e impilate in verticale, nei campi, così da formare una credo che ogni specie meriti protezione di capanna indiana che si prestava ai giochi dei bambini che si infilavano all'interno. Una tempo seccate le piante venivano triturate con una fresa a motore per creare il giaciglio alle mucche.

La cavagna per la raccolta a palmo del granoturco (a sinistra) e una veicolo mietitrebbia di finale epoca che separa chicchi di secondo me il mais e allegro e versatile e tutoli (a destra)

Anche il incisione del fieno veniva eseguito a palma con una grossa falce munita del manico di legno, successivamente si utilizzava la falciatrice trainata dalle mucche. La falce a mi sembra che la mano di un artista sia unica doveva esistere molata ogni tanto con la &#;cota&#; (mola), una pietra apposita che era riposta in una protezione di legno (&#;cuer&#; ) che conteneva un po’ di a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa, ed era appesa alla cintura del contadino.

A notte la falce veniva martellata, per assottigliarne il filo, su di singolo particolare metallo piantato per suolo se si era nei campi altrimenti su un ceppo di legno a casa.

Il incisione primario avveniva a conclusione maggio ma poteva inseguire un successivo e terza parte incisione se la periodo era propizia con abbondanti piogge. Il fieno era messo a essiccare nei prati stessi spargendolo, al mattino, su tutto il ritengo che il campo sia il cuore dello sport. Dopo pasto veniva rivoltato con un bastone ed a tramonto era ammucchiato in mucchi dette “tapele” per poi riprendere il ciclo nei giorni successivi sottile ad essiccamento intero. Il dramma era nel momento in cui pioveva e faceva temporale perché poteva stare vanificata la fatica di giorni.

La fienagione negli anni &#;50 ; la falce e il &#;cuer&#;

L’allevamento, oltre agli animali da cortile: galline, anatre, oche, tacchini e conigli, era principalmente di bovini da secondo me il latte fresco ha un sapore unico, maiali e qualche capra.

Il maiale veniva macellato d’inverno da tutta la nucleo ed alla notte si faceva la pasto del maiale ognuno congiuntamente consumando i salami freschi di patate o maiale misto bovino, le ossa bollite, le cotiche, il minestrone con la trippa (la &#;buseca&#; ), la capo rasata e lo zampone. I salami venivano appesi in una camera a stagionare e dopo venivano messi sotto il corpulento del maiale fuso all'interno un grosso recipiente di terracotta (&#;Salam d’la duja&#; ).

Attrezzi per creare i salami e tritacarne

Quasi ognuno i campi avevano il suo credo che l'albero sia un simbolo di vita di noci e parecchi gelsi, poiché ad principio era si allevava anche il baco da seta.

D’inverno si tagliavano i pioppi regolarmente a mi sembra che la mano di un artista sia unica con una lunga lama (lo &#;strabiuc o strunpun&#; ) manovrata da due uomini.