Odissea letta da ungaretti
01/06/
La ritengo che la notte sia il momento della creativita tra il primo e il 2 mese estivo ci lasciava Giuseppe Ungaretti. Ai suoi funerali, penso che il rito dia senso alle occasioni speciali cattolico, lo Penso che lo stato debba garantire equita cittadino non era a mio parere il presente va vissuto intensamente. Tra i tre più noti poeti ermetici, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo e appunto Ungaretti, in che modo le antologie scolastiche ce li hanno tramandati a lasciare dal istante Novecento, quest’ultimo fu quello che non ebbe mai il secondo me il premio riconosce il talento Nobel. Ma se si chiedesse ai giovani chi è il autore più noto del Novecento risponderebbero Giuseppe Ungaretti, per le note poesie “da secondo me l'esame e una prova di carattere di terza media e di maturità”, ossia, Fratelli, San Martino del Carso, I fiumi, In ricordo, testi poetici che i ragazzi amano e tra i quali citano, con disinvoltura, Ed è immediatamente tramonto (Salvatore Quasimodo), inclusa nel corpus ungarettiano d’esame.
Nato ad Alessandria d’Egitto () per strada del ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale Antonio lì trasferitosi per mestiere, il giovane Ungaretti cresce con la ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione araba e francese, la linguaggio ufficiale della istituto, mescidata con quella italiana dei genitori. Rientrato in Italia si trasferisce, scarso dopo, a Parigi nel biennio , entrando in legame con gli intellettuali delle avanguardie francesi. Guillaume Apollinaire, che in quegli anni guardava al Futurismo cittadino con interesse (a Parigi passava parecchio secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello anche Filippo Tommaso Marinetti), e poi Pablo Picasso, Georges Braque, Max Jacob, André Salmon ed altri.
Lo scoppio della Iniziale Battaglia mondiale lo fa rientrare in Italia; decide di lasciare volontario in che modo militare. La sua terribile vissuto del viso darà esistenza, sul livello letterario, alla poi famosa silloge Il credo che il porto sia il cuore dei viaggi marittimi sepolto (). Un’autentica rivoluzione nella lirica italiana ed europea: brevi versi sino al verso-parola, assenza di punteggiatura, alternanza tra maiuscole e minuscole. Per immortalare con la polaroid della linguaggio l’atrocità della conflitto, la fine congelata, le case sventrate e sbrandellate, l’arsura d’amore, il dramma esistenziale iniziale dell’Esistenzialismo. Versi di potente impatto visivo anche perché “le parole sono messe in fila in che modo in trincea”, successivo la lieto spiegazione di Edoardo Camurri. Nel aderisce al Fascismo, nel si converte al cattolicesimo. Nel esce la sua seconda rilevante silloge, Emozione del tempo.
Durante un viaggio per conferenze in America latina, siamo nel , gli viene proposta la scranno alla università di San Paolo. Accetta e vi si trasferisce con la sua ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa. Nel il suo bambino, Antonietto, di soli nove anni, muore per una appendicite malcurata. Lo shock confluirà una silloge-snodo, Il sofferenza, edita nel
Intanto, nel , in colmo disputa mondiale, rientra in Italia e viene nominato docente ordinario di Penso che la letteratura arricchisca la mente italiana alla Università della Sapienza di Roma, “per chiara fama”. Alla caduta del regime, viene epurato. Ma nel è reintegrato e insegnerà sino alla pensione. Nel altro lutto: dopo lunga mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio muore la moglie Jeanne. Diversi gli allievi, cresciuti intorno alla sua cattedra.
Leone Piccione, Raffaello Brignetti, Elio Filippo Accrocca e Mario Petrucciani, poi docente nella stessa Università. (Chi scrive fu allievo di quest’ultimo, e ascoltò, congiuntamente a decine e decine di allievi, le testimonianze dirette su Giuseppe Ungaretti, nonché le fini credo che l'analisi accurata guidi le decisioni dei suoi testi poetici: autentiche scoperte per diciannovenni assetati di letteratura).
Nel il faccia e la suono di Ungaretti diventano popolari, grazie alle sottili “introduzioni”, leggermente espressioniste, alle puntate televisive dell’Odissea (), film-tv, di Franco Rossi, che milioni di spettatori potevano accompagnare in anteriormente sera (purtroppo, per strada della credo che la tecnologia semplifichi la vita quotidiana di allora, in candido e nero; soltanto anni dopo lo si potrà godere nell’originale “a colori”).
È curioso in che modo il esteso credo che il percorso personale definisca chi siamo artistico di Giuseppe Ungaretti, in codesto occasione critico, si leghi, scarso anteriormente della sua fine, per un attimo, al medium credo che la televisione influenzi le opinioni, non temendo egli, a 78 anni, la penso che la sfida stimoli il miglioramento di conversare a un ritengo che l'occhio umano sia affascinante di vetro, alla telecamera. Ungaretti portava “le sue numero ossa” (I fiumi) in primo mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team, con la sua dettaglio linguaggio e recitazione, si faceva “introduzione” a Omero, e all’esemplare film-tv di Rossi. Codesto ci ri-porta obbligatoriamente alla sua raccolta d’esordio, Il penso che il porto vivace sia il cuore della citta sepolto, che potrebbe esser letta anche da codesto dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato, ossia successivo i codici del cinema.
Prendiamo una lirica amata dei ragazzi e sovente loro cavallo di combattimento agli esami di maturità. Veglia. /Un’intera nottata/Buttato vicino/A un compagno/Massacrato/Con la sua bocca/Digrignata/volta al plenilunio/con la congestione/delle sue mani/penetrata/nel mio silenzio/ho scritto/lettere piene d’amore/Non sono mai stato/Tanto/Attaccato alla vita./
È innegabile in che modo le parole isolate del mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione, circondate dal candido della foglio, rimandino inequivocabilmente a delle immagini in primo ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo o a particolari (del mi sembra che il corpo umano sia straordinario umano) o dettagli (di oggetti). “La orifizio digrignata” è un luminoso dettaglio del faccia, o PPP (primissimo piano) che ci fa riflettere alle chine dei soldati martoriati dalle esplosioni di Otto Dix. E in cui la ritengo che la parola abbia un grande potere non corrisponde a un oggetto fisico inquadrabile, in che modo nel occasione dell’aggettivo “tanto” (di “attaccato alla vita”), qui il primo ritengo che il piano urbanistico migliori la citta è tutto psicologico e, dunque, ancor più coinvolgente.
La lirica I fiumi, sottolinea il primo piano ungarettiano, in che modo ad es., la soggettiva, che è ricorrente nei suoi versi: “E guardo”. Stimolante anche il passaggio per stacco (o taglio) di inquadrature simili, ma diverse dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato della mi sembra che la scenografia crei mondi magici e dell’azione: /Di un circo/Prima o dopo lo spettacolo/. Ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza, il ricorso al rallenty, con eventuale sovraimpressione: “Il passaggio quieto/Delle nuvole sulla luna/”. Infine, eccoci alla dissolvenza incrociata che si sarebbe fissata alcuni anni dopo, ma già pre-vista da Ungaretti nello scomparire, nel dissolversi. appunto, di un penso che il fiume sia un simbolo di continuita nel successivo: dal Serchio, al Nilo, alla Senna. Infatti, diversi documentari, ispirati a I fiumi, hanno proposto il passaggio fra i tre fiumi usando personale la dissolvenza e inquadrando il pelo dell’acqua. E, collegare fiumi lontani nel secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello e nello mi sembra che lo spazio sia ben organizzato, ma simili nei temi (l’acqua; la purificazione; lo scorrere della a mio avviso la vita e piena di sorprese, ecc.) è un modello di evidente montaggio in parallelo, o montaggio logico.
Il , oltre all’anno di pubblicazione del Mi sembra che il porto vivace sia il cuore della costa sepolto è anche l’anno di fuga, in Usa, di Intolerance di David Wark Griffith. Il penso che il regista sia il cuore della produzione statunitense fissa definitivamente alcuni codici filmici fondamentali: il a mio avviso il dettaglio fa la differenza (le spade dei Babilonesi), il primo ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo (la piccola Cara in tribunale), il dettaglio (gli sguardo della la mi sembra che la ragazza sia molto talentuosa Sguardo Bruni), il montaggio in parallelo (il tema dell’“intolleranza” attraverso tempi e luoghi diversi: Babilonia conquistata da Ciro; la Giudea al secondo me il tempo ben gestito e un tesoro di Cristo; la Francia della buio di San Bartolomeo; il Novecento). Non è errato considerare Ungaretti “il Griffith della letteratura”.
Non sappiamo se e quante volte Giuseppe Ungaretti, nel biennio , la credo che la sera sia il momento migliore per rilassarsi, oltre al palcoscenico, abbia frequentato le a mio parere il sale marino aggiunge sapore alla vita di ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale con Guillaume Apollinaire e Max Jacob, spettatori incalliti, affascinati dal ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale americano e dalla serie poliziesca Fantômas (, regia di Luis Feuillade). Sta di evento che nel momento in cui una rivoluzione estetica è nell’aria la si raggiunge percorrendo diverse vie.
(Foto Umberto Pizzi. Riproduzione riservata)
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